WE ARE NOT TOYS
Elsa Ventura Migliorini Nella sua opera "WE ARE NOT TOYS”, emerge una chiara e forte denuncia per la condizione di chi rischia la vita su barche fatiscenti per scappare da Paesi e condizioni impossibili. In quest’opera, uomini e donne sono giocattoli, con i volti di plastica, senza tratti distintivi. Le barchette di carta, che richiamano a giochi dell’età infantile, sono metafora dell’immaturità con la quale ci si approccia a certi temi e anche della fragilità dei mezzi utilizzati da queste masse di disperati, pronti a tutto pur di cavalcare la speranza in un futuro migliore. Le barchette sono bianche, colore della purezza e della voglia di cambiamento, così come tutta la tela è spruzzata dalla spuma bianca delle onde, come se Elsa Ventura Migliorini volesse proprio cancellare tutti gli altri colori, per non dover più vivere e vedere scene del genere, tornando alla tela immacolata e a una società più giusta e solidale. Il giallo delle raffigurazioni di questi omini giocattoli sono uno schiaffo tirato a chi osserva, come una sveglia carica di energia e di vitalità, un monito a fare qualcosa e presto. Ed Elsa Ventura Migliorini suggerisce anche di spendere del tempo per una profonda riflessione, attraverso il blu che riempie la tela in ogni direzione, colore della pace interiore e della meditazione. Commento del critico d'arte Pasquale Di Matteo.
Dott. Pasquale Di Matteo [Critico d'Arte]
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